Mancano davvero pochissimi giorni al Natale e botti e fuochi d'artificio sono sempre più vicini per la grande disperazione dei nostri amici a quattro zampe.
Psicologia Canina

Quando ho adottato Eros, il mio cucciolo pel di carota, ero già un Medico Veterinario Esperto In Comportamento, quindi, sapevo cosa comportava
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- Scritto da: Sara Colzani
- Categoria: Psicologia Canina

Cani che girano su stessi o si mordono la coda, che insistono nel leccarsi una zampa, nel mordicchiarsi o succhiarsi un fianco, cani che camminano avanti e indietro ripetendo un percorso e un numero di passi invariati o che seguono l'impulso irresistibile di mordersi una zampa fino a sanguinare: a poco serve cercare di distoglierli dall'atto perché in quel momento non sono presenti a se stessi.
Escluse le patologie fisiche, ci sono diverse possibilità da valutare, ma può facilmente trattarsi di disturbi ossessivo compulsivi o stereotipi.
Come nella Pica, l'animale vive una situazione infelice che produce un'emozione negativa da cui cerca di uscire come meglio può. Leccare, masticare e succhiare, ad esempio, sono attività che liberano ormoni autogratificanti e tranquillizzanti, le endorfine, e il cane ricorre a questi meccanismi per trovare sollievo, anche se momentaneo.
Ma da che cosa? Può essere frustrazione, ansia, uno stato di stress o sconforto per bisogni naturali non soddisfatti (es. mancanza di relazione/gioco con altri cani, di attività fisica, o altri maltrattamenti) o per l'impossibilità di agire secondo l'attitudine selezionata della propria razza, come il cane da gregge che non può svolgere il compito di astore o quello da slitta che passa gran parte della giornata in casa.
Comportamenti simili li ritroviamo nelle persone internate che si dondolano avanti e indietro, negli animali rinchiusi in gabbia e negli acquari, che ripetono continuamente lo stesso tragitto nel poco spazio concesso.
Oltre a migliorare la qualità di vita del cane, arricchendo l'ambiente di stimoli, dedicando più tempo alla relazione e permettendogli di vivere secondo la sua natura, dall'interno i Fiori di Bach lo aiutano a riequilibrare le emozioni negative che spingono al comportamento compulsivo, riportando serenità.
A cura di Eliana Stefania Caglio BFRP/BFRAP - Consulente in Fiori di Bach per persone ed animali iscritta nel Registro Internazionale della Fondazione Bach https://www.facebook.com/pages/Animali-e-Fiori-di-Bach/417994045020926?fref=ts
Escluse le patologie fisiche, ci sono diverse possibilità da valutare, ma può facilmente trattarsi di disturbi ossessivo compulsivi o stereotipi.
Come nella Pica, l'animale vive una situazione infelice che produce un'emozione negativa da cui cerca di uscire come meglio può. Leccare, masticare e succhiare, ad esempio, sono attività che liberano ormoni autogratificanti e tranquillizzanti, le endorfine, e il cane ricorre a questi meccanismi per trovare sollievo, anche se momentaneo.
Ma da che cosa? Può essere frustrazione, ansia, uno stato di stress o sconforto per bisogni naturali non soddisfatti (es. mancanza di relazione/gioco con altri cani, di attività fisica, o altri maltrattamenti) o per l'impossibilità di agire secondo l'attitudine selezionata della propria razza, come il cane da gregge che non può svolgere il compito di astore o quello da slitta che passa gran parte della giornata in casa.
Comportamenti simili li ritroviamo nelle persone internate che si dondolano avanti e indietro, negli animali rinchiusi in gabbia e negli acquari, che ripetono continuamente lo stesso tragitto nel poco spazio concesso.
Oltre a migliorare la qualità di vita del cane, arricchendo l'ambiente di stimoli, dedicando più tempo alla relazione e permettendogli di vivere secondo la sua natura, dall'interno i Fiori di Bach lo aiutano a riequilibrare le emozioni negative che spingono al comportamento compulsivo, riportando serenità.
A cura di Eliana Stefania Caglio BFRP/BFRAP - Consulente in Fiori di Bach per persone ed animali iscritta nel Registro Internazionale della Fondazione Bach https://www.facebook.com/pages/Animali-e-Fiori-di-Bach/417994045020926?fref=ts
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- Scritto da: Sara Colzani
- Categoria: Psicologia Canina

Capita sempre più spesso nelle nostre case che un animale condivida la sua vita con altri animali, anche di specie diversa; a volte sorgono dei problemi se l'animale già membro della famiglia (A) non è sereno ed equilibrato e presenta problemi emotivo/comportamentali che potrebbero intensificarsi con l'arrivo del nuovo compagno (B).
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- Scritto da: Sara Colzani
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- Problemi da separazione
I problemi da separazione sono un altro problema assai frequente: quando il cane rimane da solo in casa (o separato fisicamente da uno o più membri della sua famiglia) manifesta l’ansia in tre modi possibili: distruggendo, vocalizzando (piangendo, abbaiando o talvolta ululando) o facendo i bisogni in un luogo non appropriato.
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- Scritto da: Sara Colzani
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Per comprendere meglio questo ampio argomento, faremo una piccola analisi dei principali problemi comportamentali del cane.
Dall’analisi dei risultati ottenuti in tutto il mondo scaturisce che i comportamenti problematici più frequenti nel cane sono:
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- Scritto da: Sara Colzani
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